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mercoledì 26 giugno 2013

Coff.. Coff.. Tornate a Milano?

Dunque dunque, eravamo rimasti all'antivigilia del Battesimo della biscottina di casa.
Ebbene, Battesimo avvenuto, con strepitose torte a seguito!
(seguirà post con tutte le immagini e il racconto dettagliato..)
Sono riuscita anche a clorarmi i capelli, che ora sono strepitosi.. Poi partenza per le ferie, sei giorni davvero.. Hem.. no, domani, domani vi racconto tutto!
.. e infine rientro alla vita milanese.. Con tosse!

Appena abbiamo rimesso piede in Milano, infatti, sia io che la piccola abbiamo ricominciato a tossire.
Evvai, siamo allergiche alla città? O meglio, siamo intolleranti allo smog.
La notizia in se è banale, non è realmente nemmeno una notizia ma rendersene conto così nettamente fa un certo ché.
Ora, come posso risolvere il problema? 
Apparentemente le risposte sono tante. Balzano alla mente con la stessa velocità con cui si scartano appena si considerano con un minimo di serietà.
In realtà nemmeno al Polo Nord saremmo indenni dai problemi d'inquinamento.
Ci penso, ora, spesso.. Ogni volta che do un colpo di tosse o che lo fa mia figlia.
Ok, io sono una mamma a impatto quasi zero, sono eco attenta, autoproduco tutto, riciclo tutto il possibile e anche di più, mi servo dei gas con frequenza, mi batto per le varie campagne animaliste, cerco di consumare poca energia elettrica e mi prodigo per attingere da fonti rinnovabili.. Ma so che non basta, finché la tosse non cessa il problema è ancora troppo grave e troppo indifferente ai più.

Mi piacerebbe riuscire a fare a meno dell'auto ad esempio, anche se la mia è una ibrida benzina/GPL il problema inquinamento è sono ridotto. Ma ancora non ci riesco..purtroppo!
Fare la spesa al supermercato più conveniente (lontanuccio) sarebbe troppo difficoltoso, portare la piccola al parco ai margini dell'abitato diventerebbe un viaggio infinito di mezzi troppo spesso rari e pensiline esposte al sole o alla pioggia.
E poi, la piscina? E andare dalla nonna o dal nonno?
Certo che si può coi mezzi, a patto di metterci un sacco di tempo in più, avere costi eguali se non superiori alla macchina e doversi portare i pesi in braccio con la bimba da tenere sempre d'occhio (leggasi per mano!).
I servizi di consegna della spesa a casa sono ancora troppo rari e costosi poiché siamo abituati ad usare la macchina propria o andare con parenti.
Insomma, in una città con i nonni completamente fuori zona di parecchi chilometri e nessun supermercato vicino la vita della mamma single diventa impegnativa senza un mezzo di trasporto. Soprattutto se l'unico aiuto te lo danno due zie, fuori zona, senza macchina e quasi irraggiungibili coi mezzi (..ricordo ancora con angoscia l'attesa di 43 minuti dalle 11:55 alle 12:38 di un sabato di maggio scorso per andare a pranzo dalla zia, arrivammo per le 13 passate..).
Peggio ancora, manco a dirlo, per chi abita in un paesino con pochi negozi, ancor meno strutture e mezzi pubblici. E allora?
La bici sarebbe una soluzione molto comoda se non fosse che la piccola non mi sta più nel seggiolino posteriore (oramai è alta 112 cm) e muoversi in città con lei che viaggia da sola dietro o davanti a me non se ne parla proprio, troppo pericoloso!
Debbo riflettere sulla cosa molto approfonditamente, già già!

2 commenti:

Grazie per il tuo commento! è sempre bello confrontarsi.. =^.^=