Ieri mi sono resa conto che un paccetto di biscotti, che avevo ricevuto in dono da una vecchietta, di quelle che vado a trovare ogni tanto, era rimasto aperto ed intonso da almeno 1 mese.
Parlando con mia madre mi sono resa conto che può accadere anche ad altri di aprire un pacchetto di biscotti, rendersi conto che non piacciono e lasciarli li da "offrire" quando passa la vicina a prendere il caffè...
Quindi ho aguzzato l'ingegno e ho creato una ricetta per riutilizzarli. All'inizio avevo pensato di farne un salame di cioccolato ma i biscotti possi potrebbero farlo rimanere troppo morbido..
Come ovviare?
Ingredienti per il ripieno:
250 gr di biscotti
4 mele
2 mandarini
1 manciata di uvetta sultanina
1 noce di margarina autoprodotta (o margarina vegetale non idrogenata)
q.b. di zucchero brown (tipo questo)
q.b. succo di limone
q.b. cannella in polvere
Ingredienti per la sfoglia:
300 g di farina
125 g di margarina autoprodotta (o margarina vegetale non idrogenata)
1/2 bicchiere di acqua fredda
1 pizzico di sale
Per prima cosa preparate la sfoglia, un piccolo consiglio io ne faccio il doppio e poi congelo la rimanenza stesa ed arrotolata sulla carta da forno così quando avrete poco tempo sarete già a posto. Io l'ho usata fino a 2 settimane dopo la preparazione.
Prendere la margarina e farla ammorbidire fuori frigo. Aggiungere la farina, la presa di sale ed iniziare a lavorarle con le mani. A poco a poco aggiungere l'acqua freddissima (da frigo) fino ad ottenere una palla liscia e compatta.
Avvolgerla in pellicola trasparente e metterla in frigo almeno mezzora.
L'importante nella sfoglia è stenderla, piegarla a metà e ri stenderla almeno 4/5 volte. In questo modo si "sfoglierà" durande la cottura, come la pasta dei croassant. Naturalmente se avete la pazienza spianare ancora di più la pasta ne avrà solo da guadagnarne.
Una volta ottenuta una sfoglia di un paio di millimetri sistemarla in una teglia adatta e bucherellare il fondo con una forchetta.
Lavate accuratamente l'uvetta con l'acqua calda (ed un poco di bicarbonato se l'usate), risciacquatela varie volte e poi lasciarla ammollare in acqua calda.
Lavare e pelare le mele, poi farle a tocchetti di differenti misure. Altrettanto fare con i mandarini dopo averli sbucciati.
Mettere in una padella larga la frutta, la margarina e un paio di cucchiai da minestra di zucchero ed accendere a fuoco medio, girando di tanto in tanto con un cucchiaio di legno.
Scolare le uvette e, sempre nella ciotola dove le avevate tenute ad ammollare lasciatele riposare una decina di minuti spruzzate di un bel cucchiaio di limone.
Controllando di tanto in tando la frutta sul fuoco e rigirandola far in modo di "caramellarla" con lo zucchero.
Mettere i biscotti in un contenitore coi bordi alti e schiacciarli con un pestello o uno schiaccia carne fino a renderli una farina piuttosto sottile.
Quando i pezzi di frutta più piccoli saranno cotti aggiungere l'uvetta, mescolare bene, spegnere e poi mettere i biscotti frantumati e la cannella. Mescolare accuratamente e farcire la sfoglia.
Chiudere l'impasto fra la pasta, inumidendo con acqua i bordi perchè attacchino. Chiudere la carta forno sopra il dolce e far cuocere 10 minuti a 160°. Estrarre il dolce, togliere la carta, spolverare con un cucchiaio di zucchero brown e proseguire la cottura per altri 8/10 minuti.
Io cuocio con il forno a microonde (Whirpool) ed ho fatto così:
6 minuti a 750 cottura normale, estratto dal forno, aperto la carta e altri 5 minuti con funzione "crisp" (che credo corrisponda ad una specie di grill), estratto, rivoltato il dolce su un piatto, spolverizzato con lo zucchero brown e poi di nuovo nella teglia e altri 6 minuti. Perfetto.
Mangiato con gusto e gioia, accompagnato da un'ottimo thé alla cannella.
Oggi mi è tornata alla mente una cosa letta qualche giorno fa su "GreenMe", un articolo che parla di nuove tecniche per creare la carta da rifiuti alimentarei Lo leggete integralmente QUI. Trovo la cosa entusiasmante. Evitare di abbattere le piante è per me sempre una vittoria.
Ecco un breve estratto:
"Crush" è il nome di tali nuove tipologie di carte ecologiche, nate grazie all'impegno di Favini, una storica cartiera italiana, decisa a rivoluzionare il mondo del packaging verso un maggiore rispetto per le risorse del nostro pianeta.
I residui degli scarti utilizzati sono ben visibili sulla superficie
della carta e ne costituiscono un'importante particolarità."
Ma anche più interessante l'articolo che metto QUI, sulla pellemela e la cartamela.
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