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mercoledì 19 settembre 2012

La casa.

Ecco, è già tardi.
Come vola il tempo la mattina, sfugge di mano.
La casa è uno specchio ed io vorrei questa.
Legno. Calore. Intimità.
Forse antichi ricordi della "Casa nella prateria" (i cui interpreti saranno tutti morti di vecchiaia, oramai!) che mi riporta ad un'infanzia trasognata, simbolo, più che realtà di spensieratezza.

Busso ma nessuno apre la porta.
Eppure non demordo, arrendersi equivale a non vivere.
Incredibilmente mi mancano le piste ciclabili e la possibilità di sfogarmi con una bella passeggiata su due ruote, abbandonare il pensiero fintanto che navighi verso cuscini di serenità.
Debbo mettermi in moto..
Chissà perchè i sogni sono sempre troppo brevi...

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