E in tutto questa la mia piccola (ed anzianotta) pistola a caldo decideva di tirare le cuoia fra le mie mani.
All'improvviso il buio, preceduto da uno scoppio e urla strazianti...
Ero io, a cui la colla rovente contenuta nella pistola a caldo era colata sulla mano sinistra..
Trambusto, urla, schiamazzi di giovane voce.. e poi.. Più nulla.
Ecco, ad un certo punto ho dovuto stare zitta per non esagerare e far accorrere tutte le mie prodi vecchiette, che pure mi hanno telefonato chiedendo cosa era successo meno di 5 minuti dopo l'accaduto.. Quelle stanno tutto il giorno col bicchiere sul muro e l'orecchio attaccato!
La nostra eroina sfidò le intemperie impietose per raccogliere una miracolosa (in questi casi di sicuro) foglia di Aloe Barbadensis dal suo piccolo balcone scarsamente illuminato.. Mentre il dolore si intensificava, la mano pulsava violentemente e la pioggia le ricordava che si, era ancora viva!
Ed in tutto questo, giuro, non ho detto nemmeno una parolaccia! U.U
Accesa la luce, lottando col contatore, la nostra eroina ferita scoprì di aver pregiudicato pure la sua veste da camera favorita.. Ed ebbe un moto di sconforto! Ma sostenuta dalle coccole della sua pargola ed avvolta la portentosa foglia alla mano, riuscì in fine anche ad impastare il pane, la pasta frolla e fare le crostatine alla marmellata di pesche.
E se no, che eroina sarei???
Qui ieri sera tempo da lupi...e che disastri.
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