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giovedì 7 febbraio 2013

Frittelle e uova.

Frittelle Chippewa (popolo nativo americano):
Ingredienti:
3 etti di farina d'avena,
1/2 litro di acqua, 1/2 bicchiere d'olio,
1/2 bicchiere di miele liquido,
olio per friggere.

Strumenti:
1 ciotola
1 frusta (o cucchiaio)
1 padella
1 schiumarola
1 piatto di portata coperto da carta assorbente

Preparazione:
Amalgamare bene gli ingredienti aggiungendo per ultimo il miele, quindi scaldare l'olio in una padella e cuocere l'impasto a cucchiaiate, quando le frittelle saranno dorate da ambo le parti metterle a sgocciolare su carta assorbente e servire subito calde.

Questa ricetta semplicissima, velocissima da preparare è adatta a chi non può mangiare latticini, ai diabetici (basta usare miele d'Acacia e limitarsi ad 1 frittella) a chi non mangia le uova ed anche, usando una farina senza glutine di Avena, per i celiaci. Certo, non è una ricetta specifica per chi soffre di questa ingombrante intolleranza ma visti i 3 ingredienti di cui è composta è più semplice adattarla alle varie esigenze!
Altro motivo per cui mi piace è che si può modificare benissimo a piacere.
Provate ad aggiungere:
2 cucchiai da minestra di mele gratuggiate
1 cucchiaio di Li.Co.Li.
oppure
1 manciata di uvetta ben mondata ed asciutta
oppure
2 cucchiai colmi di gocce di cioccolato fondente amaro
oppure
canditi, frutta secca, frutti di bosco...
La fantasia si spreca, quando le ricette sono tanto semplici e gradevoli dandoci una base su cui sperimentare!!

In contrapposizione con questa deliziosa ricetta degli Indiani d'America, a me tanto cari e sempre presenti nel vissuto quotidiano, a due notizie recenti.
La prima parla della creazione di un uomo bionico e titola "
Presentato a Londra Rex, il primo uomo bionico della storia", salvo poi spiegare che non è proprio il primo ma il più complesso.
Due domande mi sorgono in proposito: a cosa serve gli mettano organi funzionanti e sangue? Perché non lo capisco (ma indagherò in proposito statene certi!). E, secondo, era ovvio e immaginabile che stessimo andando in questa direzione ma perché umanizzarli tanto? Che bisogno inconscio è sottinteso nella creazione di una bambola con sangue e cuore che, fintamente, batte?
Ma costruiteli funzionali, utili e utilitaristici, pratici.. Perché scomodare la psicologia e l'etica quando non serve?
Rifletterò attentamente su quanto sopra.
La seconda notizia arriva, a vanto Italiano, da una nostra ricercatrice all'estero, naturalmente all'estero. Giulia Biffi, cervello emigrato a Cambridge, ha guidato uno studio di importanza assoluta che ha dato nuova impronta alla ricerca genetica:
la scoperta della quadrupla elica del DNA umano.
Questo studio, coordinato da Shankar Balasubramanian, cambia tutte le carte in tavola per quanto riguarda la ricerca scientifica. è rivoluzionario.
Anche questo importantissimo passo verso la conoscenza umana mi fa sorgere domande sulla prima notizia e non sto alludendo ai ricercatori che trovano spazio solo in altri stati e ci privano, con tutta la mia approvazione visto che SO bene cosa vuol dire fare la ricercatrice (donna poi!) in Italia, del loro lavoro. La prima, spontanea domanda è: ma perché non ci concentriamo nello studiare noi stessi per capire veramente come funzioniamo invece di spendere milioni di euro/dollari per fare un prototipo di vita artificiale?
E poi a cascata, altri quesiti insolubili che mi fanno addirittura dimenticare il caffè nella tazza (eresia!!!!). Me lo rifaccio, va!

Ed ora veniamo alle uova.
Si va al supermercato, si vede la bella confezione con su scritto a lettere cubitali "allevate a terra" con tanto di prato pieno di margherite (ma senza galline, evidentemente intente a covare.. Non so..) e una/un consumatore acquista.
No!
Guardate il codice stampato sulle ovette, e spesso accuratamente nascosto, quello SOLAMENTE vi da la reale condizione di legge in cui sono detenuti gli animali.
Qui la tabella:

http://www.disinformazione.it/uova.htm

Ve la riporto tal quale come dal link a "DISINFORMAZIONE" messo appena sopra.


Un codice alfa numerico identifica ogni uovo:
il primo numero Indica la tipologia di allevamento
0 = biologico (1 gallina per 10 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)

1 = all'aperto (1 gallina per 2,5 metri quadrati su terreno all'aperto, con vegetazione)

2 = a terra (7 galline per 1 metro quadrato su terreno COPERTO di PAGLIA 0 SABBIA) - CAPANNONI PRIVI DI FINESTRE e luce sempre accesa!
3 = IN GABBIA (25 GALLINE PER METRO QUADRATO IN POSATOI CHE OFFRONO 15 CM . PER GALLINA) - UNA SCATOLA Di SCARPE PER TUTTA LA LORO VITA.


Ovviamente è caldamente consigliato acquistare i primi due tipi di uova, biologiche o all'aperto. Il perché è intuibile, visto che vivere e mangiare costretti in un pertugio farà produrre uova con ben scarse qualità organoelettriche e nutritive.

Consumate ciò che vi fa bene, magari meno spesso ma evitate ciò che fa "del bene" alle aziende che speculano sulla vostra salute: noi non siamo artificiali, nemmeno con eliche quadruple nel DNA. ;)

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