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mercoledì 7 novembre 2012

Precedenti...

Leggo con profondo disgusto una sentenza che apre (pur essendo specifica come tutte le sentenze) un precedente pericoloso.
La storia è quella di una coppia che, dopo la nascita della prima bambina si "separa a letto" , con trasferimento del marito in altra stanza e che dopo 7 anni di tale situazione chiede la separazione.
Ora, la sentenza in primo grado aveva assegnato la minore alla madre con assegno di 200 e tanti euro al mese per il mantenimento della figlia.
QUI il link della notizia da www.affaritaliani.libero.it.

Il fatto grave è che la sentenza, in appello, sia stata ribaltata.
Il marito, forte della "sciatteria" come casalinga della moglie e della non partecipazione alla vita sessuale della signora ha visto prevalere le sue richieste ed ha fatto registrare una nuova importante spina nel fianco delle donne.
Infatti la signora non è stata "giudicata" per la sua inefficenza come "donna conduttrice di casa" ma come moglie non adempiente al dovere cognugale di assecondare a letto il marito.
"Sedatio concupiscentiae" ovvero sonno del desiderio, questa la sua colpa.

Intendiamoci, non voglio entrare nel merito di una ituazione già di per se molto delicata e che forse avrebbe dovuto essere prima indagata da psicologi e strutture di sostegno alla famiglia ma è la sentenza che mi agghiaccia.

Il colpevole è chi non si concede.

Si può essere pessime casalinghe ma non pessime amanti.

Ma per tutti i Santi del Cielo: SCHERZIAMO?

Ma ci si rende conto di quello che si dice e si fa, in una sede tanto importante ed impattante quanto un tribunale?

Allora, per chiarire ogni dubbio ora vi presento un possibile scenario:
Moglie e marito, abitudini sessuali un pò spinte, lei decide che non ne vuole più sapere, si separano e lui vince la causa di separazione.
Oppure, lui vuole fare scambio di coppia, lei non ci sta. Si separano e lui vince la causa.
è corretto questo?

In pratica la corte in questione ha stabilito che una moglie non si può rifiutare ad assolvere il suo "dovere cognugale" (espressione orrenda quanto iniqua).
Questo è lesivo, profondamente lesivo, della libertà femminile.
Io non credo che una donna, prima di ora, abbia facilmente denunciato le molestie sessuali a cui il marito potrebbe averla costretta. A questo punto sarà obbligata a farlo, con tutta una serie di ripercussioni personali e psicologiche notevoli.

CHIARIMENTO:
io non sono contro i mariti. Anzi, una famiglia bella, serena e piena di rispetto reciproco è il mio sogno dall'infanzia fino all'ultimo giorno di vita. Credo sia il meglio che una donna o un uomo possano augurarsi e che la soddisfazione sessuale sia un complemento importantissimo alla stessa unione.
Detto questo la realtà spesso infrange il mio sogno rosa ed è in queste occasioni che la mia indignazione per precedenti tal quale quello in oggetto mi sconvolge e preoccupa seriamente.
I auguro a tutti di avere una serena, felice, fertile e creativa vita di coppia se questo è il desiderio dei conduttori della stessa ma nel momento che uno dei due cambia opinione non trovo corretto lo si punisca sottomettendolo al volere dell'altro.
E questo vale anche nel caso opposto, in cui una donna obblighi il compagno o in una coppia omosessuale.
Ciascuno di noi deve essere libero in una sfera tanto intima quale quella sessuale di dire NO!

E basta con la sottomissione della donna (o del debole), siamo nel 2012, per Diana!!!!
Avrei preferito che la condannassero come pessima casalinga, poichè la pulizia e l'ordine sono anche un insegnamento verso i figli.

Sono davvero delusa.

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